Di queste Schegge disordinate a inchiostro policromo, spettacolo di Fausto Cabra, regista, testo di Gianni Forte, con Raffele Esposito, Anna Gualdo ed Elena Gigliotti, si è già scritto moltissimo. I feedback di pubblico e critica che passano anche attraverso i social, megafono non soltanto di pance ma anche di teste ben avvezze al teatro, sono sostanzialmente concordi nell’approvare l’operazione.

Si intitola Stabat Mater e infatti la mater stabat. Stava la madre comodamente adagiata su una poltrona, un metro sopra il resto del mondo. Non già inginocchiata e straziata ai piedi del figlio crocifisso, ma composta e immobile nella sua torre di controllo, di profilo per dare meno nell’occhio (presidio garantito ma apparentemente distratto) e probabilmente all’oscuro che la sua effige incombesse su chi si trovava di sotto.
Proiettata su uno schermo, questa volta frontale, grande quasi quanto la scena.
Parliamo dello spettacolo andato in scena alla Sala Mercato di Genova dal 1° al 6 aprile 2025, diretto e interpretato da Liv Ferracchiati insieme a Francesca Gatto, Chiara Leoncini, Livia Rossi…