Lo spettacolo di Demian Aprea ha questa intenzione bella di recupero dell’immaginativo, e anche il testo è ben strutturato in questa direzione. L’interpretazione dimostra tutto l’amore verso Dalì e così il disgusto per la mediocrità. Un lavoro di sentimento e di gratitudine, evidentemente per il proprio percorso artistico rivolto, che è stato apprezzato proprio per questa sua evidente causa-azione.
Categoria: ARTE
Quando le arti si parlano, a costruire reti di armonia e di dialogo, è sempre il caso di soffermarsi […]
Sembrerebbe il titolo di un romanzo noir, ma… “Sfuggi allo scatto?Ti copri il viso alla presenza di un […]
Riproponiamo un viaggio nella mostra “Modigliani, Soutine e gli Artisti Maledetti”. La collezione Netter vista a Palazzo Cipolla di via del Corso, Roma, nel 2014. Curatore Marc Restellini.
Scantinati foderati di tende nere o salotti ricavati da sgabuzzini per le scope. Candele accese. Incensi. Talismani potentissimi. Nella luce mielosa una mano si vuota ed una si riempie.